Quando si decide di adottare un cane, ancor prima di scegliere tra un meticcio e un cane di razza, ci si chiede solitamente quale sia la “taglia” più adatta alle proprie esigenze.

Una volta scelto, è però importante conoscere le patologie più tipiche della taglia ed eventualmente della razza, per poter agire con la prevenzione laddove è possibile.

Questo è particolarmente vero per i cani di taglia grande e gigante, che richiedono un’attenzione speciale soprattutto durante i primi mesi di vita.

Le più comuni patologie dei cani di taglia grande e gigante sono quelle dell’accrescimento osseo.

In questi cani, infatti, si verifica spesso uno sviluppo eccessivo in tempi brevi: ciò comporta una crescita troppo rapida anche dello scheletro, che però risulterà essere meno robusto e meno capace di resistere agli sforzi biomeccanici richiesti dalla massa muscolare più abbondante e dal soprappeso.

Le ossa sono costituite da una superficie esterna compatta, molto dura e resistente, e da un interno cavo o spugnoso contenente il midollo. La parte minerale delle ossa viene costantemente rinnovata tramite un processo detto “rimaneggiamento osseo”. Esternamente, le ossa sono ricoperte da una membrana chiamata periostio: nei punti in cui la superficie ossea si articola con altre ossa, il periostio scompare lasciando il posto a uno strato di cartilagine protettiva e altre strutture (capsule sinoviali, dischi sinoviali, dischi intervertebrali ecc.). Il periostio si interrompe anche nei punti di inserzione della muscolatura, in cui la superficie dell'osso si presenta ruvida e irregolare per favorire l'adesione delle fibre dei tendini.

La prima fase dello sviluppo osseo è un processo complesso in cui la cartilagine viene “trasformata” in osso. E’ proprio questo il momento in cui spesso si assiste all’insorgere di malattie legate allo sviluppo ortopedico e osteoarticolare, che rappresentano circa il 25 % delle malattie canine. La maggior parte delle patologie scheletriche dello sviluppo è influenzata da fattori genetici, ma bisogna ricordare che si tratta di patologie multifattoriali, nelle quali intervengono anche fattori di natura ambientale. È difficile identificare tutti i fattori ambientali coinvolti, ma le numerose ricerche condotte hanno riconosciuto nella non corretta alimentazione uno dei principali fattori scatenanti: gli studi indicano che i due principali fattori nutrizionali per la comparsa delle patologie scheletriche sono un eccessivo apporto calorico durante l’accrescimento e l’elevata assunzione di calcio.

Nei cuccioli, una dieta sbilanciata causa un rapido incremento di peso corporeo nonché un rapido allungamento delle ossa, a differenza di quanto accade nei cuccioli alimentati normalmente o con dieta razionata. Tale incremento ponderale tende a caricare eccessivamente l’apparato locomotore, cosa che favorisce l’insorgere di varie patologie scheletriche.

Per quanto riguarda il calcio, è importante ricordare che i cani di età inferiore ai 6 mesi non sono in grado di proteggersi da un suo eccessivo assorbimento, che causa un’alterazione del rimodellamento osseo. Un’eccessiva ingestione di calcio sembra infatti avere un effetto deleterio sulla trasformazione della cartilagine di accrescimento in osso.

Ma quali sono le patologie osteoarticolari che più spesso vengono riscontrate nei cuccioli di taglia grande e gigante?

Tra le più comuni ricordiamo la displasia dell’anca e la displasia del gomito.

La displasia dell’anca è una malattia ad eziologia multifattoriale, nella quale fattori genetici predisponenti associati a fattori ambientali determinano l'insorgenza di un processo di rimodellamento e di successiva degenerazione articolare. In corso di patologia, si riscontra una incongruità tra la testa del femore e la cavità acetabolare che dovrebbe accoglierla perfettamente. Tale difetto porta a fenomeni di artrosi che col tempo possono causare dolore e difficoltà nella deambulazione. Per quanto riguarda il grado di zoppia, questo può essere estremamente variabile: da lieve, che si manifesta solo dopo un intenso esercizio fisico, a grave, quando il cane avverte un dolore così intenso da non essere in grado di reggersi sul treno posteriore.

In molti casi la somministrazione in quantità idonee di una dieta bilanciata, calcolata in funzione dei fabbisogni individuali di ciascun cucciolo, consente di prevenire o quanto meno diminuire la gravità di questa malattia. Tuttavia spesso la correzione della dieta non è sufficiente a ristabilire l’integrità scheletrica per cui si rende necessario un trattamento chirurgico.

La displasia del gomito è una patologia degenerativa causata dalla crescita non sincrona di radio e ulna. Ciò porta alla progressiva formazione di artrosi e quindi a dolore e zoppia.

Rispetto alla displasia dell’anca, che è una malattia mutifattoriale, questa sembra essere maggiormente legata ai fattori genetici. E' anche vero però che alcuni traumi o fratture in giovanissima età possono predisporre alla patologia.

Di estrema importanza sono le radiografie del bacino e dei gomiti effettuate in sedazione tra i 4 e i 5 mesi di età (dipendentemente dal fatto che si tratti di un cane di taglia grande o gigante). Si chiamano comunemente “radiografie preventive” perché permettono di diagnosticare precocemente queste patologie e danno la possibilità di scegliere, quando necessario, un intervento chirurgico che dopo quell’età potrebbe risultare inefficace.

Un’altra patologia tipica dei cani di taglia grande e gigante è la sindrome della dilatazione-torsione gastrica (GDV). Tale patologia presenta di solito un carattere iperacuto, ma in rari casi anche subacuto, e consiste nell’aumento di volume dello stomaco, associato alla sua rotazione su se stesso; va distinto dalla semplice dilatazione gastrica, dove non c’è torsione dello stomaco, ma esclusivamente una sua replezione con aria o schiuma. La mortalità dei pazienti in corso di GDV, se portati in adeguata struttura di pronto soccorso, è del 30-50 %<, tale percentuale sale al 100% nel caso in cui non venga prestato soccorso medico.

Non si conosce la causa esatta che scatena la torsione gastrica nel cane, tuttavia si suppone che alla sua base ci siano una concomitanza di cause predisponenti.

Le razze maggiormente predisposte sono, come già detto, quelle ti taglia grande e a torace profondo, come Alano, Rottweiler, Dobermann, Pastore Tedesco, Mastiff, Mastino Napoletano, Setter, Cane Corso, Pastori Maremmano-abruzzese.

Come riconoscere una GDV? Il paziente in corso di GDV presenta addome disteso e dilatato (i proprietari definiscono il proprio animale “gonfio”), spesso presenta conati di vomito senza però riuscire a espellere nulla e talvolta può mostrare dolore addominale più o meno intenso.

Il cane può presentarsi ancora deambulante oppure disteso su un fianco, a seconda del tempo intercorso tra l’inizio della GDV e il ritrovamento dell’animale da parte del proprietario.

Nel caso in cui il cane sia in preda a torsione gastrica è di vitale importanza che venga immediatamente portato dal medico veterinario, in quanto le complicazioni di tale evenienza sono molteplici e intercorrono rapidamente, in modo ingravescente, nell’arco di poche ore.

Il medico veterinario effettuerà una decompressione dello stomaco, una lavanda gastrica e, subito dopo, dovrà essere effettuata una chirurgia d’urgenza volta a riposizionare correttamente lo stomaco sul suo asse e ancorarlo alla parete toracica, in modo da scongiurare il ripresentarsi della patologia (intervento di gastropessi). Durante la chirurgia il medico veterinario controllerà anche lo status dei diversi organi addominali, come la milza e la parete dello stomaco: può infatti capitare con una certa frequenza che lo stomaco vada incontro a necrosi, e quindi ne debba essere asportata una parte; può altresì capitare che la milza sia coinvolta a tal punto nella torsione dello stomaco da risultarne così compromessa da dover essere asportata. Queste evenienze sono tanto più frequenti quanto più tempo intercorre dall’inizio della GDV alla chirurgia.

Cosa possiamo fare, quindi, per evitare che il cane vada incontro A GDV?

La prevenzione più semplice e sicura per scongiurare la torsione dello stomaco nel cane è la gastropessi preventiva, ovverosia la tecnica chirurgica di ancoraggio dello stomaco alla parete toracica, in modo da evitare meccanicamente che la torsione gastrica possa verificarsi.

Il proprietario, inoltre, può diminuire il rischio di GDV alimentando il cane con pasti piccoli frequenti, cercando di evitare che il cane mangi troppo rapidamente il cibo (in modo tale che non ingerisca anche molta aria). Altra cosa importante è non far correre e saltare il proprio cane subito prima e nelle 2-3 ore successive ai pasti.

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